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Archivi Mensili: dicembre 2012

Un pretesto


Sì, io mi arrabbio quando vado a vedere mostre dove l’opera è diventata un pretesto, un alibi, che deve solo tingere un contatto tra il pubblico e il presunto artista. Se vado in un museo o in una galleria, non vado a vedere la vita, cerco qualcosa che si distingua dal puro reale, che abbia magari anche pallidamente a che fare con un’idea, se ci è ancora concesso questo termine.

Giulio Paolini, intervista di Marco Vallora, Povera ma bella, in “Specchio”, supplemento del quotidiano “La Stampa”, Torino, 17 febbraio 2001, pp. 109-116.

 

PAOLINI-BLOG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giulio Paolini, Copia e Originale, 2011

E’ contemporanea la fotografia?


Attualmente la fotografia è un insieme di pratiche disperse che, una a una, fanno riferimento ad altre forme di rappresentazione, a molteplici contesti culturali e a un ampio spettro di saperi. Fotografia come pensiero visivo e attività culturale, immagine come punto di contatto tra conoscenza, storie e memoria. In questo senso la fotografia si scontra costantemente e ineluttabilmente con il fatto di essere considerata una mera superficie estetica, con il fatto di essere ridotta al fotografico o dichiarata anacronistica. La fotografia si dovrebbe collocare come medium che non può essere ridotto solo ai suoi aspetti estetici e tecnici, ma che è invece caratterizzato da specifici contenuti di analisi della cultura contemporanea.

Christine Frisinghelli in E’ contemporanea la fotografia? A cura di Roberta Valtorta, Lupetti 2004

 

RICHARD-SYMPSON

 

 

 

 

 

 

Richard Sympson | Processo Palmo a Palmo, 2012

Della Certezza.


Del fatto che a me – o a tutti – sembri così, non segue che sia così. Però si può benissimo chiedere se di questo si possa dubitare sensatamente.

L. Wittgenstein in Della Certezza,  Einaudi,  Torino 1999

 

BUDA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto di Michele Buda

Mi ricordo.


Mi ricordo i primi < flipper > : per l’appunto, non avevano flipper.

George Perec in Mi ricordo, Bollati Boringhieri, Torino 1988

 

OLIVO-IPAD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Olivo Barbieri | Serie Flippers Tav 49, 1977-78

 

 

Una domanda.


“Qualunque tipologia di collezionista d’arte deve farsi prima di tutto una domanda: perché vuoi collezionare arte e che cosa speri di ottenere facendolo? Che vuol dire cercare di capire quello che si sta facendo, prima di farlo. Allo stesso tempo non si può analizzare troppo; non si può mai sapere tutto, quindi alle volte è semplicemente necessario buttarsi, prendere una decisione e andare avanti. Prendere una strada e vedere dove ti porta.”

Allan Schwartzman in Owning Art,  a cura di Louisa Buck e Judith Greer, Cultureshock, London 2006

PV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Ventura – Città infinita, 2012