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Scrapbook #festivalfilosofia


Il genere è molto popolare nei paesi di lingua anglosassone, se ne hanno esempi fin dal XV secolo, ma è in realtà con l’invenzione della fotografia che si sono arricchiti di elementi e nuove possibilità. Composti come dei veri e propri album ricordo contengono foto, ritagli di giornale, biglietti del cinema, carte di caramelle o qualsiasi cosa che appartiene a un determinato momento o circostanza e che serve per raccontarne la storia e conservarne la memoria. Oltre alle fotografie, lo scrapbook si compone di frasi, testi brevi o anche solo commenti che arricchiscono la componente di immagini e oggetti. Lo scrapbook diventa, nella mani del suo autore, il luogo per raccontare il passato ma allo stesso tempo per utilizzare il passato per raccontare nuove storie. Foto, ritagli, o qualsiasi cosa trovata o realizzata può essere usato anche per raccontare ciò che vorremmo fosse accaduto o succedesse. La monumentale scultura di Geoffrey Farmer  (Leaves of Grass) realizzata per Documenta 13 ci mostra come un dato reale, in questo caso cinquanta precisi anni di numeri della rivista LIFE e, di rimando, cinquant’anni di storia dal 1935 al 1985,  possano essere il punto di partenza per una messa in scena dai contenuti inediti e rinnovabili di volta in volta, a seconda dello sguardo dello spettatore. Le figure umane, gli oggetti, i volti, i paesaggi ritagliati dalla rivista e incollati su bastoncini di legno sembrano raccontare una potenzialmente infinita serie di storie e modi potenzialmente infiniti di guardare il mondo. La composizione dell’archivio, la ricerca quasi ossessiva di catalogazione, diventano un atteggiamento attivo di ricerca e il passato diventa non solo esperienza da custodire ma una fonte a cui attingere, con uno sguardo al futuro.

Componi una pagina dello scrapbook ispirandoti al festivalfilosofia sulle cose.  Svuota le tasche, la borsa o lo zaino di biglietti, programmi, inviti, fotografie, scontrini o qualsiasi altra cosa che possa comporre la tua pagina ricordo del festival e portali nella sede di Fuorimappa, in via Carteria 8 dal 14 al 16 settembre durante gli orari di apertura della mostra Joe’s Junkyard. Le pagine più belle verranno fotografate e pubblicate su www.metronom.it e l’album completo donato al consorzio festivalfilosofia.

14 – 15 settembre h 9.00 – 23.00

16 settembre h. 9.00 – 21.00

Lisa Kereszi | Joe’s Junk Yard

Fuorimappa by Metronom | 8 via Carteria | Modena

FOTOMETRAGGI


In occasione del Festivalfilosofia 2011, Metronom presenta, nella sede FUORIMAPPA, una mostra pensata a partire da quattro photobook dʼautore realizzati da grandi fotografi italiani, espressione di personalissime ricerche fotografiche accomunate dallʼattenzione per i luoghi e per il paesaggio.

Una serie di opere inedite, raccolte in quattro libri monografici, diventano un modo per riflettere sulla natura della visione e sullʼuso del mezzo fotografico come strumento di riproduzione della realtà. Aperti, scomposti, assemblati, ridotti al solo spazio bidimensionale del foglio di stampa, i libri in mostra diventano contenitori per micro racconti fotografici, per brevi sequenze di immagini che hanno nellʼessenzialità della forma il motivo ispiratore.

Bord de mer è un viaggio che Gabriele Basilico compie nel nord della Francia con lʼesplorazione di un paesaggio di confine seguendo la linea dellʼinfinito sul bordo del mare appunto, fino a spingersi verso le città industriali. Una ricerca che Basilico definisce “del paesaggio vero” in cui la fotografia diventa pura
contemplazione e la natura si offre a una visione diretta, senza filtri estetizzanti.

Olivo Barbieri costruisce le sue scene allʼinterno del museo del Louvre, eseguendo esercizi di stile per una indagine sul guardare: la sequenza di scatti diventa meta-strumento di rappresentazione per una riflessione sulla pittura attraverso i canoni della fotografia.

Mario Cresci usa la fotografia per indagare oggetti, luoghi e cose del quotidiano, suoi Giochi della mente sono esperimenti della memoria, indagini oltre la forma esterna per una indagine delle tracce, al limite del visibile.

Gli inediti del primo periodo di Luigi Ghirri sono parte di quella “geografia sentimentale” che lʼautore ha composto attraverso il corpus del suo lavoro fotografico. Ogni immagine, ogni dettaglio ritratto, apparentemente scontato, diventa tessera di un più ampio lavoro di catalogazione poetica dei luoghi.

La mostra prende spunto dalla collana Focus on Italy, curata da Marco Signorini, che si compone di volumi dʼautore a tiratura limitata, delle vere e proprie collectorʼs edition per i tipi di Verbavolant (Londra).

 

Invito

 

FOTOMETRAGGI

Artisti: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Mario Cresci, Luigi Ghirri

Inaugurazione: venerdì 16 settembre 2011 ore 18.30

Date: 16, 17, 18 settembre 2011

Sede: FUORIMAPPA by metronom | via Carteria 8, Modena
info@metronom.it | www.metronom.it

Orari: 17, 18 settembre 9,00 – 23,00 ; 19 settembre 9,00 – 21,00